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CHIRURGIA PEDIATRICA
CLICCA SULL'ARGOMENTO
DISTACCO DI RETINA - FAMILIAL EXUDATIVE VITREORETINOPATY (FEVR) - RETINOSCHISI CONGENITA - OPTIC PIT/COLOBOMA NERVO OTTICO - ANGIOMA COROIDALE - FORO MACLARE TRAUMATICO - CHIRURGIA VITREORETINICA PEDIATRICA
AMARTROMA DELLA RETINA E DELL'EPITELIO PIGMENTATO (CHRRPE) - CHIRURGIA DELLA CATARATTA PEDIATRICA
CHIRURGIA DELLO STRABISMO - CHIRURGIA DEL CHERATOCONO
CHIRURGIA VITREORETINICA PEDIATRICA
La chirurgia vitreoretinica pediatrica è una procedura chirurgica oftalmologica che si concentra sulla gestione e il trattamento di disturbi della retina e del vitreo nei bambini.
La retina è il tessuto sensibile alla luce situato nella parte posteriore dell'occhio, mentre il vitreo è il gel trasparente che riempie la cavità oculare.
Ecco alcuni aspetti principali della chirurgia vitreoretinica pediatrica:
1. Indicazioni:
- La chirurgia vitreoretinica pediatrica può essere eseguita per trattare condizioni come la retinopatia del prematuro (ROP), distacco di retina, retinoblastoma (tumore della retina), tra le altre patologie retiniche che colpiscono i bambini.
2. Procedure Comuni:
- Chirurgia del distacco di retina: In caso di distacco della retina, il chirurgo può utilizzare varie tecniche per rimettere al suo posto la retina.
- Chirurgia per la retinopatia del prematuro: Questa procedura può coinvolgere la rimozione di tessuto cicatriziale o anormalità dalla retina.
3. Strumenti e Tecniche:
- L'intervento coinvolge l'utilizzo di microscopi chirurgici, lenti specializzate, fibre ottiche e strumenti microchirurgici per operare sulla retina e sul vitreo dei bambini.
4. Anestesia:
- A seconda della procedura e dell'età del paziente, l'intervento può essere eseguito con anestesia generale o locale.
5. Rischi e Recupero:
- Come con qualsiasi intervento chirurgico, ci sono rischi associati, e il recupero può richiedere tempo e cure specializzate.
La decisione di eseguire la chirurgia vitreoretinica pediatrica dipenderà dalla condizione specifica del bambino e sarà presa da un chirurgo oftalmico specializzato in oftalmologia pediatrica.
La gestione post-operatoria e il follow-up sono essenziali per monitorare la risposta al trattamento e garantire il benessere a lungo termine del paziente.
DISTACCO DI RETINA PEDIATRICO
Il distacco di retina può accadere anche nei bambini, e la chirurgia vitreoretinica è necessaria per ripristinare la posizione corretta della retina e prevenire la perdita permanente della vista.
Caratteristiche particolari:
1. Valutazione e Diagnosi:
- Accade spesso che il bambino non riferisca alcun problema. Per il bambino è tutto normale. La diagnosi viene spesso fatta in modo casuale durante una visita di routine. Da qui l’importanza delle visite di screening anche quando sembra andare tutto bene.
-
Il distacco di retina in età pediatrica origina di solito da anomalie congenite o può essere di origine traumatica
3. Preparazione del Paziente:
- Il bambino può ricevere anestesia generale per garantire il comfort durante la procedura.
4. Intervento:
- La chirurgia episclerale è una parte comune della chirurgia vitreoretinica e indica l’apposizionamento di elementi in silicone o altro materiale compatibile sulla parete esterna dell’occhio chiamati Cerchiaggio o Piombaggio.
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Il criotrattamento o il trattamento laser portano a sigillare la retina alla parete esterna del bulbo tramite tecniche rispettivamente a freddo o a caldo.
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La vitrectomia è una parte comune della chirurgia vitreoretinica e può coinvolgere la rimozione di parte del vitreo dall'occhio per ottenere un migliore accesso alla retina. Durante la vitrectomia, possono essere utilizzati strumenti microchirurgici per eseguire diverse manovre utili. Dopo la vitrectomia, la retina viene riattaccata alla parete oculare. Ciò può richiedere particolari manovre e l'utilizzo di gas, o olio di silicone nell'occhio per mantenere la retina nella posizione corretta durante la guarigione.
5. Guarigione e Monitoraggio:
- Dopo l'intervento, il bambino è sottoposto a un periodo di guarigione e monitoraggio regolare per valutare il successo dell'intervento e affrontare eventuali complicazioni.
L'intervento chirurgico mira a ripristinare la normale anatomia oculare e preservare la visione.
Il successo del trattamento può dipendere da vari fattori, tra cui la gravità del distacco e il tempo trascorso tra distacco e intervento medico.
FEVR: FAMILIAL EXUDATIVE VITREORETINOPATY
La Familial Exudative Vitreoretinopathy (FEVR) è una patologia oftalmologica ereditaria che colpisce la retina e il vitreo.
Questa condizione è caratterizzata da un'anomalia nello sviluppo dei vasi sanguigni della retina, che può portare a problemi nella normale vascolarizzazione retinica.
Ecco alcuni aspetti chiave della FEVR:
1. Anomalia Vascolare Retinica:
- Nella FEVR, i vasi sanguigni della retina si sviluppano in modo anomalo, con aree di vascolarizzazione insufficiente o eccessiva.
2. Essudazione di Liquidi:
- La patologia può causare la fuoriuscita di liquido e sangue dalla retina, che può portare a una varietà di problemi oculari, inclusi il distacco di retina e la formazione di membrane fibrose.
3. Sintomi Variabili:
- I sintomi della FEVR possono variare notevolmente da persona a persona e possono includere riduzione della vista, distorsione visiva o, nei casi più gravi, la cecità.
4. Ereditarietà:
- La FEVR è una malattia ereditaria, il che significa che può essere trasmessa da genitori affetti a figli.
5. Bilateralità: la malattia colpisce entrambi gli occhi anche se spesso con gravità diversa
- E’ importante valutare bene entrambi gli occhi
5. Trattamento:
- Il trattamento della FEVR può includere interventi chirurgici come la vitrectomia (rimozione del vitreo) o parachirurgici come il criotrattamento o il trattamento laser
Poiché la FEVR è una malattia ereditaria, è importante identificare e monitorare precocemente i pazienti a rischio, specialmente se ci sono antecedenti familiari della condizione.
La gestione della FEVR spesso coinvolge una valutazione oculistica regolare e il coinvolgimento di specialisti in oftalmologia pediatrica o retina per personalizzare il trattamento in base alle esigenze specifiche del paziente.
RETINOSCHISI CONGENITA
La retinoschisi congenita è una condizione in cui si verifica una separazione degli strati della retina, fin dalla nascita.
Ecco alcune caratteristiche della retinoschisi congenita:
1. Presentazione fin dalla nascita:
- La condizione è congenita, il che significa che è presente alla nascita o si sviluppa poco dopo.
2. Struttura divergente degli strati retinici:
- Nella retinoschisi, gli strati della retina non rimangono ben uniti ma si separano uno dall'altro
3. Posizione ed estensione variabili:
- La posizione e l'estensione della retinoschisi possono variare notevolmente da individuo a individuo.
4. Manifestazioni e Sintomi:
- La retinoschisi può causare emovitreo e distacco di retina. Pertanto i sintomi come la riduzione della vista, distorsioni visive o visione annebbiata, hanno diversa gravità seconda della severità e della localizzazione della condizione.
5. Ereditarietà:
- In alcuni casi, la retinoschisi congenita può essere ereditaria, anche se non sempre.
6. Trattamento:
- Il trattamento della retinoschisi può variare a seconda della natura e della gravità e delle complicazioni. In alcuni casi, possono essere raccomandati approcci di monitoraggio regolare, mentre in altri casi può essere necessario un intervento parachirurgico che può essere criotrattamento, trattamento laser o chirurgico come la chirurgia episclerale e/o la vitrectomia.
La gestione della retinoschisi congenita richiede una valutazione accurata da parte di un oftalmologo specializzato nella gestione delle patologie retiniche. Il trattamento e la prognosi dipenderanno dalla specifica situazione del paziente.
OPTIC PIT/COLOBOMA DEL NERVO OTTICO
L'optic pit, noto anche come coloboma del nervo ottico, è una malformazione congenita del nervo ottico. Il coloboma è una condizione in cui una parte del tessuto oculare, in questo caso, il nervo ottico, non si sviluppa correttamente durante la gestazione, creando una mancanza di tessuto o una fessura.
Ecco alcune caratteristiche dell'optic pit o coloboma del nervo ottico:
1. *Localizzazione:*
- L'optic pit si verifica nella zona del nervo ottico, che è la parte del nervo che trasporta le informazioni visive dalla retina al cervello.
2. *Aspetto:*
- Può presentarsi come una depressione o una fessura nella zona del nervo ottico.
3. *Impatto sulla Visione:*
- L'optic pit può influire sulla visione, causando un difetto visivo noto come scotoma, che è un'area della vista in cui la percezione visiva è compromessa o assente.
4. *Associato ad Anomalie Oculari:*
- In alcuni casi, l'optic pit può essere associato ad altre anomalie oculari, come il coloboma della retina.
5. *Variazioni nell'Espressione Clinica:*
- La gravità dell'optic pit può variare notevolmente da individuo a individuo. In alcuni casi, potrebbe non causare problemi visivi significativi, mentre in altri casi potrebbe portare a una compromissione più marcata della vista.
6. *Monitoraggio e Trattamento:*
- La gestione dell'optic pit coinvolge spesso il monitoraggio regolare da parte di un oftalmologo per valutare la visione e l'evoluzione della condizione. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico, ma non tutti i casi richiedono trattamento attivo.
La gestione specifica dell'optic pit dipende dalla situazione clinica individuale, e la consulenza di uno specialista in oftalmologia è essenziale per la valutazione e il piano di trattamento.
AMARTROMA DELLA RETINA E DELL'EPITELIO PIGMENTATO (CGRRPE)
L'amartoma è una formazione tumorale benigna costituita da tessuto disorganizzato che normalmente si trova in una parte specifica dell'organismo.
Gli amartomi possono verificarsi in diversi tessuti o organi del corpo e possono assumere forme diverse a seconda del sito di sviluppo.
Uno di questi è l'amartoma della retina e dell’epitelio pigmentato retinico. Questa è una condizione in cui il tessuto retinico non si sviluppa normalmente, portando a un accumulo di cellule gliali nella retina.
Caratteristiche dell'amartoma retinico includono:
1. Localizzazione:
- Si trova generalmente nelle regioni centrali della retina.
2. Aspetto:
- Può apparire come una massa di tessuto non funzionante, con caratteristiche contrattili, tanto da indurre pieghe nella retina stessa
3. Coinvolgimento Visivo:
- Gli amartomi retinici possono variare nella loro influenza sulla visione. Alcuni possono essere asintomatici, mentre altri possono causare disturbi visivi e distorsione delle immagini
4. Diagnosi e gestione:
- La diagnosi di amartoma retinico avviene attraverso l'esame del fondo oculare, la retinografia digitale e l’OCT
- La gestione può coinvolgere il monitoraggio regolare per valutare eventuali cambiamenti nella visione o nella dimensione dell’amartoma e a seconda della compromissione visita si può indicare la rimozione chirurgica tramite vitrectomia.
La vitrectomia può preservare da calo visivo ulteriore e spesso anche portare a miglioramento della vista.
È importante notare che il termine "amartoma" può essere utilizzato in vari contesti medici, e il suo significato specifico può variare a seconda del tipo di tessuto coinvolto. La gestione e l'impatto clinico dipendono dalla localizzazione e dalle caratteristiche specifiche dell'amartoma.
ANGIOMA COROIDALE
L'angioma coroidale èi un tumore benigno nei vasi sanguigni della coroide, che è lo strato di tessuto situato tra la retina e la sclera.
Ecco alcune caratteristiche chiave dell'angioma coroidale:
1. Localizzazione:
- L'angioma coroidale si sviluppa nella coroide, che è la regione vascolare situata sotto la retina nell'occhio.
2. Tipologia:
- Può presentarsi in diverse forme, inclusi angiomi localizzati o diffusi di diverso spessore.
3. Sintomi:
- La condizione può essere asintomatica in molti casi e viene scoperta durante un esame oculare di routine.
- In alcuni pazienti, può causare distacco di retina essudato, ossia dovuto al passaggio di liquido sieroso dalla coroide allo spazio sottoretinico con conseguenti disturbi visivi anche gravi.
4. Trattamento:
- La gestione dell'angioma coroidale dipende dalla dimensione, dalla localizzazione e dai sintomi associati.
- In alcuni casi, il monitoraggio regolare può essere sufficiente. In altri, potrebbe essere necessario considerare opzioni di trattamento come la terapia laser o altre procedure come la terapia ftodinamica, il laser micropulsato o trattamenti chirurgici di drenaggio del liquido sottoretinico. Ho descritto un particolare trattamento chirurgico del distacco di retina essudativo associato all’angioma coroideale (REF).
5. Associazione con la Sindrome di Sturge-Weber:
- In alcuni casi, l'angioma coroidale può essere associato alla sindrome di Sturge-Weber, una condizione caratterizzata da malformazioni vascolari nel cervello, attorno all'occhio e sulla pelle.
La gestione dell'angioma coroidale richiede una valutazione dettagliata da parte di uno specialista in oftalmologia.
La diagnosi e il piano di trattamento saranno adattati alla situazione specifica del paziente e alle caratteristiche dell'angioma.
FORO MACULARE TRAUMATICO
Il foro maculare traumatico un foro a tutto spessore nella macula (centro della visione), che si verifica a seguito di un trauma oculare, solitamente un infortunio diretto all'area dell'occhio.
Ecco alcune caratteristiche del foro maculare traumatico:
1. Causa:
- È causato da un trauma diretto all'occhio, come incidenti automobilistici con contusioni, cadute, attività sportive (palla da tennis o calcio e simili) o da trauma fototossico (raggio laser, eclissi, visione del sole).
2. Localizzazione:
- Il foro maculare traumatico si sviluppa nella regione della macula, che è la parte più sensibile della retina.
3. Sintomi:
- La condizione causa disturbi della visione centrale, visione distorta, annebbiamento o macchie nella visione.
4. Diagnosi:
- La diagnosi di un foro maculare traumatico è confermata attraverso esami oftalmologici, come l'OCT (tomografia ottica a coerenza) e la visita del fondo oculare.
5. Trattamento:
- Il trattamento dipende dalla dimensione e dalla gravità del foro. In alcuni casi, potrebbe non essere necessario alcun intervento perché il foro traumatico tende a risolversi spontaneamente. In altri, potrebbe essere raccomandata la chirurgia per chiudere il foro e ripristinare la funzione maculare.
Il foro maculare traumatico è una condizione seria che richiede l'attenzione di uno specialista in oftalmologia.
Il trattamento può influenzare significativamente l'esito, e la gestione è personalizzata in base alle specifiche circostanze del paziente.
CHIRURGIA DELLA CATARATTA PEDIATRICA
La chirurgia della cataratta pediatrica è una procedura chirurgica che mira a rimuovere il cristallino che risulta opacizzato già dalla nascita
Ecco una panoramica di come solitamente si svolge la chirurgia della cataratta pediatrica:
1. Valutazione Preliminare:
- Il bambino viene sottoposto a una valutazione oculistica completa per determinare la gravità della cataratta e valutare la salute generale dell'occhio.
2. Anestesia:
- La procedura è eseguita in anestesia generale.
3. Incisione:
- Viene effettuata un'incisione minima nell'occhio per accedere al cristallino.
4. Rimozione della Cataratta:
- Il cristallino opacizzato (cataratta) viene rimosso dall'occhio. Nella chirurgia pediatrica, può essere necessario gestire il materiale del cristallino in modo diverso rispetto agli adulti.
5. Sostituzione del Cristallino:
- La cataratta viene sostituita con una lente intraoculare (IOL)
6. Punti di Sutura o Incisione Auto-sigillante:
- A seconda della procedura specifica, possono essere utilizzati spesso punti di sutura più che incisioni auto-sigillanti.
7. Recupero e Follow-Up:
- Dopo l'intervento, il bambino è monitorato da uno specialista per garantire una corretta guarigione e adattamento visivo.
La chirurgia della cataratta pediatrica richiede competenze specifiche e attenzione particolare, considerando le differenze nella struttura oculare e nella risposta dei bambini rispetto agli adulti.
La gestione post-operatoria e il follow-up regolare sono essenziali per garantire il miglior risultato visivo possibile.
CHIRURGIA DELLO STRABISMO
La chirurgia dello strabismo in pediatria, nota anche come chirurgia di correzione dello strabismo o dei muscoli oculari, è una procedura chirurgica che mira a correggere l'allineamento degli occhi nei bambini affetti da strabismo.
Lo strabismo si verifica quando gli occhi non sono allineati correttamente e possono puntare in direzioni diverse.
Ecco una panoramica di come solitamente si svolge la chirurgia dello strabismo in pediatria:
1. Valutazione Preliminare:
- Prima della chirurgia, il bambino viene sottoposto a una valutazione oculistica completa per determinare la causa dello strabismo e pianificare l'intervento.
2. Anestesia:
- La procedura è generalmente eseguita con anestesia generale per garantire il comfort del bambino durante l'intervento.
3. Regolazione dei Muscoli Oculari:
- Durante l'intervento, il chirurgo regola la lunghezza o la tensione dei muscoli oculari per riallineare gli occhi nella posizione corretta.
4. Recupero e Follow-Up:
- Dopo l'intervento, il bambino viene monitorato per il recupero e può essere necessario seguire un programma di riabilitazione visiva con le visite ortottiche.
È importante notare che la chirurgia dello strabismo in pediatria non risolve sempre completamente il problema e, in alcuni casi, possono essere necessarie ulteriori procedure o trattamenti.
La decisione di eseguire la chirurgia dipende dalla gravità dello strabismo, dalla causa sottostante e da altri fattori individuali del paziente.
Il follow-up regolare con uno specialista in oftalmologia pediatrica è essenziale per valutare il successo dell'intervento e apportare eventuali aggiustamenti o ulteriori interventi se necessario.
CHIRURGIA DEL CHERATOCONO
La chirurgia del cheratocono pediatrico mira a trattare il cheratocono, una condizione oculare caratterizzata dalla deformazione progressiva e conica della cornea.
Questa deformità può influenzare la vista e la capacità dell'occhio di focalizzare la luce in modo corretto sulla retina.
Ecco alcune modalità di intervento chirurgico per il cheratocono pediatrico:
1. Cross-Linking Corneale (CXL):
- Questa procedura impiega la luce ultravioletta (UVA) e la riboflavina (vitamina B2) per rafforzare le fibre di collagene nella cornea, stabilizzando la sua struttura e rallentando o arrestando la progressione del cheratocono.
2. Impianto di Segmenti Intracorneali (ICRS):
- Gli ICRS sono piccoli anelli inseriti nella cornea per modificare la sua forma e migliorare la focalizzazione della luce sulla retina.
3. Trapianto di Cornea (Cheratoplastica):
- In casi più gravi o quando le altre opzioni non sono sufficienti, può essere considerato un trapianto di cornea. Nel cheratocono pediatrico, il trapianto può essere più complesso, e spesso si cerca di posticipare questa opzione finché possibile.
4. Lenti Intraoculari (IOL):
- In alcuni casi, specialmente se il cheratocono fosse associato a cataratta, potrebbe essere necessario un intervento combinato per affrontare entrambe le condizioni.
La scelta della procedura dipende dalla gravità del cheratocono, dall'età del paziente e dalla risposta individuale alle diverse opzioni di trattamento.
La gestione del cheratocono pediatrico richiede una valutazione accurata e un monitoraggio regolare da parte di uno specialista in oftalmologia pediatrica o corneale.
È fondamentale coinvolgere i genitori o tutori nel processo decisionale e nell'assistenza post-operatoria, poiché la collaborazione è cruciale per il successo della gestione del cheratocono nei bambini.
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